Fuori Goldin avanti un altro. Apprendiamo da un articolo comparso sul sito internet de La Tribuna del 19 marzo 2015 che Treviso avrà la sua mostra in autunno. Non quella di Goldin, ma un’altra, dedicata a El Greco, ospitata a Ca’ dei Carraresi: curatore sarà il prof. Lionello Puppi e organizzatrice la società Kornice. Premettendo che non è nostra intenzione giudicare le capacità e la competenza di Goldin e del prof. Puppi, come pure non è nostra intenzione fare gli avvocati di Goldin, non possiamo esimerci dall’esprimere alcune osservazioni:
1. Il prof. Lionello Puppi ha sostenuto pubblicamente il comitato Santa Caterina Bene Comune, che si è opposto fermamente alla mostra organizzata da Goldin, peraltro definito da Puppi “imbonitore” (http://www.vvox.it/2015/01/12/puppi-goldin-impresario-di-minestroni/), “pifferaio, al cui cospetto il Magico di Hamelin sparisce” (http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2015/10-marzo2015/preconcetto-vecchi-vizi-aristoi-2301089349687.shtml
http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2015/02/14/NZ_21_04.html).
Sarà solo una coincidenza, ma a pochi giorni dall’annuncio dello stop alla mostra di Goldin diviene noto che il prof. Puppi ha una mostra bell’e pronta da tenersi proprio a Treviso e proprio nello stesso periodo in cui si sarebbe dovuta tenere quella di Goldin. Fatto fuori Goldin, sparisce ogni concorrenza: coincidenze? Certamente sì, ma a noi sembra che rimanga come dato incontrovertibile un grosso conflitto d’interessi.
2. I consiglieri comunali (molti di maggioranza) che fanno parte anche dell’associazione Santa Caterina Bene Comune sapevano qualcosa della mostra organizzata da Puppi? Qualcuno potrebbe lecitamente sospettare che dietro tanto accanimento contro una mostra ci fosse altrettanto interesse a lasciare strada libera a un’altra mostra.
3. La società Kornice, che organizzerà la mostra su El Greco, è la nuova società di Andrea Brunello, personaggio ben noto alle cronache: tra il 2009 e il 2011, quando dirigeva Artematica, Brunello avrebbe organizzato una truffa da 800.000 euro ai danni della Fondazione Brescia Musei, gonfiando i dati relativi ai biglietti venduti per le mostre bresciane sugli Inca e su Matisse: l’inchiesta è passata dalla Procura di Brescia a quella di Treviso lo scorso anno, ma Brunello ha riconosciuto parte delle accuse. Artematica è inoltre stata ammessa al concordato preventivo in quanto esposta per circa 4 milioni di debiti (http://www.giornaledibrescia.it/in- citta/artematica-gli-atti-dell-inchiesta-a-treviso-1.1861325). Cassamarca è privata e può lavorare con chi crede, ma è opportuno affidare un evento che vedrà un grande giro di denaro a una figura con trascorsi come quelli di Brunello? Chi si è scagliato contro la mostra a Santa Caterina accetta che in quella di Ca’ dei Carraresi sia coinvolto Brunello? Se il prof. Puppi considera “imbonitore” e “pifferaio magico” Goldin, come definisce Brunello, che ha riconosciuto, almeno in parte, la truffa perpetrata ai danni della pubblica amministrazione?
4. Nell’articolo della Tribuna Brunello afferma: «mi piacerebbe che altri interlocutori pubblici e privati si associassero, in un tavolo comune per il bene della città e della Marca. Penso ad esempio a un circuito sul Cinquecento, a un biglietto cumulativo anche con le opere nei musei». Esistono già questi interlocutori pubblici? Se sì, quali sono?
Ci aspettiamo di ricevere da chi dovere risposte ai nostri quesiti
Comunicato Stampa n°6/15 del 20/03/2015