Con riferimento alle recenti polemiche sul funzionamento della Convenzione per lo svolgimento associato delle funzioni di polizia locale, esprimiamo delle perplessità sulla copertura del territorio da parte delle forze dell’ordine locali, dal momento che a domanda posta ci è stato risposto proprio da loro che la situazione non è migliorata di molto, semmai sono più presenti nei casi di emergenza.
La vastità dell’area da pattugliare, la non contiguità di tutti i Comuni parte dell’accordo (in particolare Spresiano), il bacino di utenza servito (circa 36.000 abitanti!) e il ridotto numero di vigili coinvolti (in tutto 11) rendono la gestione del servizio complicata e dispersiva e non assicurano i livelli di sicurezza attesi.
Nel consiglio comunale del 22/12/15 ci è stato detto che non era possibile quantificare i vantaggi derivanti da questa collaborazione tra amministrazioni comunali, ma che essa rispondeva alle ultime direttive a livello nazionale sulle unioni fra comuni per attuare delle economie di scala.
E’ possibile, a questo punto, quantificare questi vantaggi, aldilà degli adempimenti di legge e burocratici che più di qualche volta fanno perdere di vista le buone pratiche di governo del territorio?
Dalla stampa apprendiamo che le assunzioni sono ancora bloccate, ma con il recente D. Lgs n.113/2016 è stato abrogato il vincolo di riduzione dell’incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente a Bilancio, fatto che per ammissione dell’Assessore competente dovrebbe consentire al nostro Comune margini di azione più ampi in materia di assunzioni; l’art 12 della Convenzione al comma 6 prevede questa opportunità, “per garantire nel tempo un migliore e specifico servizio alla collettività”.
Per non parlare dell’art 2 punto j, che stabilisce che il Corpo Intercomunale di Polizia Locale ha lo scopo di “accedere a eventuali risorse finanziarie pubbliche”.
Ci chiediamo, infine, come mai il Regolamento non sia stato ancora portato in Consiglio Comunale, a quasi un anno dall’avvio della Convenzione. Un buon Regolamento potrebbe rimediare ad eventuali e inevitabili difficoltà di gestione e favorire una reale sinergia tra Comuni…Sempre che i Comuni lo vogliano davvero, ma questo è un altro discorso che rimanda semmai all’Italia come il paese dei “campanili-municipi”.
Insomma, un conto è la razionalizzazione dei servizi pubblici a scopo di risparmio e con il mantenimento di un buon livello di qualità (e sicurezza, in questo caso), un conto è “barcamenarsi” con esiti incerti, non riuscendo a garantire una sufficiente copertura del territorio e sicurezza – reale e percepita – dei suoi abitanti.
Alla luce della situazione attuale, chiediamo che l’Amministrazione convochi urgentemente una commissione ad hoc per discutere in dettaglio lo stato dei fatti e aggiornare le minoranze facendo il punto della situazione.
Ambra Biondo, Consigliere Comunale M5S Ponzano Veneto