E’ al centro del dibattito di questi giorni la proposta della Lega di creare la “Grande Treviso” accorpando i servizi comunali di tutti i comuni confinanti in un unico grande ente.
Fusioni, Unioni, Aggregazioni, Nuovi confini, Nuovi soggetti da amministrare…col fine di abbassare i costi e di cercare fondi e nuove entrate, perché di questo in soldoni si parla, e fin qui tutto bene. Ma sono spesso argomenti poco chiari al comune cittadino, e che regolarmente affiorano e tengono il dibattito vivo, quasi ci fosse una regia a dare i ritmi.
Perché fondere più soggetti in uno nuovo è molto diverso dal mettere in comune alcuni servizi ed è altrettanto diverso dal creare delle cabine di regia per fare incetta di fondi da destinare equamente al territorio. Queste velate sfumature fanno una differenza enorme e vanno chiarite al cittadino.
La recente storia, votazioni referendarie Comunali in provincia, ci dice che i cittadini preferiscono non cambiare assetto e confini.
Ed è facile da capire, perché cambiare se i vantaggi non ci sono chiari o ben spiegati ?
C’è la Regione e abbiamo le Provincie, spiegateci perché non lavorano loro su queste esigenze comuni… Vogliamo snaturare l’appartenenza territoriale Comunale in nome di chi ? Per cosa? Dateci una ragione valida.
C’è la netta impressione che manca una cabina di regia, e la colpa è tutta politica. Perché come al solito c’è l’interesse a metterci il cappello politico, che puntualmente viene prima di fare l’interesse dei cittadini.
Perché i Comuni di destra non vogliono dialogo con quelli di Sinistra e viceversa. Bambini all’asilo.
E allora via a creare qualcosa di nuovo <grande Treviso> perfetto per i titoli da giornale, ma ad una attenta analisi vuol dire fallimento del dialogo collettivo provinciale territoriale.
Allora diciamo che la Lega ha fallito, perché il centro destra guida la Regione, la Provincia e gran parte dei Comuni da tanti anni… Ma ancora non riescono a lavorare in sincrono. Eresia! Dovrebbero riuscirci ora creando un nuovo ente?? Al massimo arrivano tutti d’accordo al buffet d’inaugurazione. Forse.
Ci sono argomenti come ricerca fondi, bonus, programmazione della mobilità lenta veloce e pesante e dei trasporti per non parlare dell’energia… Tutti temi che non possono essere un pallino politico che va e viene a seconda di dove tira il vento.
Sono servizi altamente tecnici che devono seguire programmazioni sul lungo periodo.
Spesso sono argomenti dove i piccoli Comuni faticano e ne sono avvantaggiati i grandi che hanno più risorse tecniche negli uffici… e questo non è giusto.
Abbiamo già uffici e competenze per mettere tutti i Comuni allo stesso tavolo, vedi la Reggia di Versailles della Provincia di Treviso per esempio. Immaginate per una volta, che la politica faccia un passo indietro, la gestione politicizzata della provincia sparisca d’incanto. Il risultato sono tecnici altamente specializzati al servizio veramente di tutta la collettività, ovviamente con una sovrintendenza regionale che definisca delle linee guida con obiettivi che guardano almeno al 2050 recepiti da direttive del ministero centrale.
Meno cinema, meno burocrazia, più pragmatismo, più risultati per tutti. Utopia?