Per la nostra festa della Donna, care amiche simpatizzanti, elettrici, attiviste e voi tutte, ci tenevo a fare degli auguri speciali.
L’intento è quello di fare una riflessione sulle nostre condizioni all’interno della vita democratica del nostro paese. Da noi in Italia, tra l’altro, il sentimento di rivendicazione dei diritti della donna e arrivato tardi sicuramente rispetto ad oltreoceano ma anche rispetto a tanti stati europei. Si è dovuto attendere l’istituzione dell’anno internazionale delle donne nel 1975 da parte delle Nazioni Unite per stabilire una data oggi condivisa in molti paesi del mondo.
La si associa diplomaticamente alla data di un incendio scoppiato in una fabbrica di camicie di new York in cui persero la vita molte operaie donne; in realtà la storia collega la data alla fine della prima guerra mondiale per la Russia, quando la rivoluzione delle donne di San Pietroburgo nel 1917 si ribellò allo zar e diede vita al processo di cambiamento di Lenin. Quanti spunti dalla storia, le donne determinanti in un processo di pace, le stesse donne che oggi, dopo quasi 100 anni, sono di nuovo coinvolte, loro malgrado, in una nuova guerra.
Nei millenni di storia si deve arrivare, in Italia, al 1946 per vedere sancito il diritto di voto e di eleggibilità.
Ma di donne già laureate e presenti nella vita pubblica, pioniere di tempi nuovi e tinti di rosa, l’Italia né aveva già viste: Maria Montessori e Rita Levi Montalcini per citarne un paio. Di quel periodo, per altri più criminosi ricordi, troviamo la senatrice Liliana Segre , testimone vivente del periodo più buio della storia.
Dalla prima presidente donna della Camera dei Deputati, Nilde Iotti, fino ai nostri tempi, con la prima presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni (lasciatemelo dire, non mi sento per nulla rappresentata come cittadina ma soprattutto come Donna)
Di recente, poi, abbiamo avuto il piacere di sentire il discorso di apertura dell’anno accademico a Padova da parte della Presidentessa degli studenti, Emma Ruzzoni. Lei sta dalla parte di chi si sente oppresso dalle aspettative di questo mondo inumano, che ci vede sempre di corsa a rincorrere successi dove, quindi, chi parte da più indietro non ha speranze di avere un futuro dignitoso.
Nel Movimento siamo fortunate, abbiamo lo spazio al pari dei colleghi maschi, ed in molte ci stanno rappresentando orgogliosamente fiere delle loro battaglie: Mariolina Castellone, donna del sud, medico con esperienze internazionali madre di tre figli, la mia preferita, ora Vice Presidente del Senato; e con lei molte altre a livello nazionale, vedi Paola Taverna, Alessandra Maiorino e Barbara Floridia.
In Europa abbiamo Sabrina Pignedoli, lei si batte contro le mafie, le eco mafie, sogna un paese green, evoluto, al passo con i tempi e, perché no, sfruttando l’intelligenza artificiale per portare benessere a tutti.
Qui in Veneto , altrettante battagliere, come Orietta Vanin, da sempre dalla parte delle donne e delle pari opportunità, delle donne vittime di violenza, sia quella domestica , ma anche quella più evidente , fatta da quei paesi come l’Iran dove essere una donna intelligente viene punito con la morte; poi Barbara Guidolin, che porta in parlamento senza perdere un colpo le sue proposte per migliorare la vita agli assistenti sanitari , cuore di una politica con la P maiuscola; Erika Baldin , impegnata da sola nella tana dei leoni all’interno del Consiglio Regionale per difendere gli ultimi, i diversamente abili, gli ammalati, gli anziani.
A Treviso abbiamo attiviste irrefrenabili, con tanta voglia di cambiamento, proattive, energiche e collaborative; siamo state a sentire Lisa Clark di European for Peace e ci siamo ulteriormente convinte di quanto possiamo fare per fermare la guerra in Ucraina.
Ecco, di questo volevo parlarvi per onorare la nostra festa.
Volevo raccontarvi le donne, del potere che hanno, seppur da poco, ma hanno il potere enorme di cambiare il mondo con la loro quotidiana rivoluzione gentile.
Sorelle, madri, figlie e mogli, non dimentichiamo mail il ruolo che ci ha dato madre natura, quello di essere materne, pazienti, di crescere ed accudire, saziare il fisico e l’animo.
Un esercito di cuoche, pronte sempre ad offrire (anche fantastici dolcetti!).
Io oggi vi offro con tutta la mia stima, il nostro bellissimo fiore giallo, la mimosa, che ha, fatalità, lo stesso colore delle nostre stelle.
Donna a 5 stelle
by Lara Pianta
candidata consigliere 5Stelle alle amministrative di Treviso 2023