Santa Maria dei Battuti: “campa cavallo che l’erba cresce”
La pedonalizzazione del centro storico della città di Treviso, tanto sbandierata dalla giunta Manildo, è lungi dal vedere la sua conclusione.
La situazione di Santa Maria dei Battuti è emblematica e rappresenta l’ennesima occasione per sottolineare l’incapacità dell’attuale amministrazione di avviare nel breve termine progetti di rilancio della città.
È di questi giorni l’imbarazzante notizia dell’errore fatto dal Comune nell’ordinare le panchine che dovranno essere posizionate nel nuovo “salotto” di piazza Santa Maria dei Battuti.L’incomprensibile ritardo continua a provocare molti disagi a tutti i trevigiani che in quella zona lavorano, transitano o passeggiano. Lo sanno bene i lavoratori di Contarina che devono effettuare delle gincane tra i vasi posizionati sul manto stradale per effettuare il loro servizio di raccolta rifiuti o i negozianti della zona che hanno avuto un calo della clientela.
Ci chiediamo a questo punto quale sia la linea progettuale che stanno seguendo a Ca’ Sugana: eseguire i lavori per gradi per spendere di più? Vedere come reagiscono i trevigiani ai disagi provocati dalla lentezza dei lavori? Capire finalmente cosa fare per il centro storico dopo proclami stile Renzi?
Le attività commerciali continuano a soffrire e, nei casi peggiori, a chiudere i battenti per sempre. Il tempo e l’efficienza sono fattori importanti per contrastare la crisi e l’amministrazione non si può permettere di sbagliare strategia per il rilancio economico della città. Purtroppo per i trevigiani i segnali continuano ad andare nel verso opposto.
Comunicato Stampa n° 17/15 del 20/08/2015