Bene che la promozione museale sia al centro del dibattito politico trevigiano. Con l’occasione ci permettiamo di suggerire all’Assessore Colonna Preti due linee di intervento.
La prima è quella di fare del Bailo e di Santa Caterina due centri di aggregazione e “alla moda”. Qui siamo a Treviso e strumenti di marketing che funzionano in altre città con altre culture qui non funzionano.
Se si vuole rilanciare i musei Bailo e Caterina anche quando vi sono piccole mostre il sistema deve essere un altro. È necessario far diventare il Bailo e Santa Caterina dei posti alla moda per i trevigiani; due posti dove ritrovarsi per un aperitivo rituale e fare quattro chiacchere in un ambiente giovane e dinamico.
A questa attività ci si aggancia anche un’attività di cineforum con proiezione di film di qualità (su questo il cineforum Labirinto fa un ottimo lavoro a Treviso; quindi c’è già chi se ne può occupare).
Per far andare i trevigiani agli eventi culturali e al museo bisogna farli passare per un’attività di divertimento e aggregazione; questa è la ricetta. Una ricetta che può fare inorridire i puristi della cultura ma che alla fine secondo noi porta risultati.
Una volta attirate le persone al Bailo e a Santa Caterina, anche solo per un aperitivo, è molto più facile che siano incuriosite a visitare anche le mostre più piccole: “già che siamo qui, andiamo a vedere cosa c’è”. Come minimo saranno consapevoli che quelle mostre ci sono e avranno modo di conoscere le altre in programmazione (ad ogni aperitivo potrebbe essere consegnato anche un manifestino con i prossimi eventi culturali).
All’interno di questa logica il prezzo del biglietto del museo dovrebbe essere incluso in quello dell’aperitivo o della consumazione minima (non ha senso far pagare prima una cosa e poi anche l’altra).
La seconda è quella di arricchire l’offerta culturale con un maggior numero di artisti, anche trevigiani, creando un turn over sostenuto puntando sulla qualità e sulla territorialità.
La cosa naturalmente va studiata, pensata e preparata; noi siamo disponibili a discuterne con l’Assessore per sviluppare la miglior soluzione possibile.