Sabato 15 luglio il tour dei quartieri dei GrilliTreviso è approdato nella zona Chiesa votiva – Ca’ Foncello.
Le istanze dei cittadini venuti a trovarci al banchetto possono essere suddivise in segnalazioni di disfunzioni da una parte e di preoccupazioni per il futuro dall’altra. Queste ultime riguardano soprattutto la “cittadella della salute”, che molti cambiamenti porterà in quest’area, specialmente per quel che riguarda l’intensità del traffico, già oggi notevole e problematica.
Proponiamo qui di seguito le segnalazioni più significative:
- a pochi metri dal nostro gazebo, di fronte alla chiesa, c’è un buco nell’asfalto dovuto a lavori eseguiti per allacciamenti della Fastweb (infatti il buco affianca il pozzetto tombinato dell’omonima azienda). È stato effettuato un intervento-tampone con altro asfalto, ma il buco è ricomparso ed è pericoloso.
- In via Aproino alcune siepi private che non vengono sfalciate invadono la sede stradale, creando problemi alle auto di passaggio al punto da graffiarne le fiancate. Queste siepi incustodite, inoltre, rilasciano a terra molto fogliame che, non venendo raccolto dai proprietari, va ad ostruire i tombini, con conseguente allagamento della strada in occasione di piogge intense. Serve al più presto un intervento da parte dell’amministrazione comunale che imponga ai titolari di tali siepi una regolare potatura.
- Mancanza di sfalcio e pulizia lungo la scarpata della linea ferroviaria che fronteggia la Chiesa votiva. Chi ha esposto questa istanza in Comune ha subìto il gioco del rimpallo delle responsabilità tra il Comune stesso e le Ferrovie. Nel frattempo vegetazione e sporcizia crescono indisturbate.
- Mancanza di sicurezza per i ciclisti nel tratto di strada che va dall’incrocio semaforico tra via Sant’Antonino e via Venier, fino alla rotonda e al sottopassaggio davanti alla Chiesa votiva. Intervenire per mettere in sicurezza i ciclisti su questo breve ma pericoloso tratto dovrebbe rientrare fra le priorità del piano degli interventi dell’amministrazione comunale.
Queste invece alcune delle preoccupazioni manifestateci:
- Costruzione del nuovo parcheggio per mille posti auto (trecento subito, il resto più in là nel tempo): apporterà più inquinamento – sia atmosferico che acustico – per i residenti, senza dimenticare che verrà per sempre perduta un’area verde che insiste sul Parco del Sile. La domanda che ci è stata posta è: “siamo ancora in tempo per limitare la portata di questo intervento, riducendo il numero di stalli previsti?”.
- Sempre in tema di ridimensionamento del nuovo parcheggio, ci viene proposta l’idea di recuperare gli stalli persi costruendo un silo a due o tre piani nell’attuale parcheggio di via Marchesan. Rispondiamo che questa proposta è inattuabile, in quanto l’area è attigua al Parco del Sile, il cui regolamento vieta la costruzione della stessa.
- Mentre siamo al gazebo udiamo un botto: un camion ha “toccato”, con la parte superiore, il sottopassaggio di via Venier. «È all’ordine del giorno – ci riferisce un cittadino che è venuto a trovarci –. Questo buco va ingrandito, sia in altezza che in larghezza». E in effetti come dargli torto? Ci chiediamo infatti cosa accadrebbe se un furgonato, una volta incastratosi, ostruisse il sottopassaggio proprio mentre giunge un’ambulanza dal vicino nosocomio.
- Ci viene infine riferito che ad un incontro svoltosi venerdì 14 luglio presso le scuole Carrer, organizzato dall’Associazione Salvaguardia Ambiente Casier e Treviso, i cittadini di quest’area della città hanno dato corso ad una petizione – con raccolta firme – che verte sulla viabilità-mobilità nell’area della nuova cittadella della salute. Le richieste principali di questa petizione sono: l’immediata realizzazione della pista ciclabile proposta dalla stessa Associazione, e accolta dal Comune, che collegherà l’ospedale con il centro scavalcando il Sile verso il ponte della Gobba; riduzione del già citato nuovo parcheggio (sedime previsto di 30.000 mq) aumentando, in cambio, l’utilizzo del park Dal Negro tramite servizio di bus navetta col Ca’ Foncello.
Nota a margine
Come spesso accade presso i nostri gazebo di quartiere, anche questa volta si sono avvicinati cittadini esasperati dalla situazione politica nazionale. Noi rispondiamo sempre che stiamo lavorando sul territorio comunale e, pur essendo coinvolti anche da questioni di scala maggiore, ci occupiamo prevalentemente della nostra città. Ma come non segnalare la richiesta di un’impiegata che, superati da tempo i sessant’anni d’età e avendo lavorato una vita, ci chiede di abolire al più presto la legge Fornero per consentire finalmente a lei e a tutti coloro i quali si trovano nella medesima situazione, di godersi la meritata pensione? Ovvia la nostra risposta: sarà una tra le prime cose che faremo, se ci darete i voti sufficienti per governare questo Paese.
Per la diciannovesima volta ringraziamo i cittadini per tutte le segnalazioni che ci hanno portato, che ci stanno permettendo, settimana dopo settimana, di conoscere a fondo i problemi di tutta la città.
prossime tappe del #QuartieriTour a questo link
articolo curato dagli attivisti: Olimpio Zanchetta
comunicato stampa inviato a media e giornali il 17/07/2017
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