Il radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato: rappresenta infatti una delle principali cause del tumore al polmone, soprattutto in seguito ad un’esposizione prolungata. Si stima che in Veneto ogni anno circa 300 persone contraggono la malattia a causa del radon.
Si tratta di un gas presente nel sottosuolo in misura differente a seconda delle aree. Laddove maggiore è la sua concentrazione, i Comuni prevedono misure specifiche nel caso di edificazione di nuove abitazioni: ad esempio in Friuli Venezia Giulia la costruzione di piani interrati è soggetta a stringenti prescrizioni e, in alcuni casi, è persino vietata. Inoltre, nella stessa regione, tutte le scuole e gli asili sono stati monitorati.
A Treviso, nel settembre 2016, è stata chiusa la scuola paritaria Gesù Bambino, nel quartiere di Monigo, in seguito al rilevamento di gas radon. Tale chiusura ha rappresentato un problema per le famiglie, che hanno dovuto cercare rapidamente un’altra sistemazione per i loro bambini.
La speranza è che si riesca a provvedere alla bonifica e alla ristrutturazione del complesso scolastico, ma pure che si provveda a vigilare sulla salute di tutti quei bambini che frequentavano l’asilo fino a giugno dell’anno scorso.
Il Gesù Bambino esiste da sessant’anni: ovviamente è stato costruito secondo i criteri validi a quell’epoca, che non prevedevano prescrizioni in materia di sicurezza che oggi invece sono ritenute scontate. Negli anni la scuola ha fornito un servizio apprezzato dagli abitanti di Monigo ed è diventato un vero punto di riferimento, cui la comunità del quartiere ha contribuito moralmente ed economicamente.
Un caso per certi versi affine a quello di Monigo si è verificato a Mira. Un gruppo di genitori chiese un intervento al gruppo del M5S dello stesso Comune, in quanto una classe, si trovava molto vicina ad una cabina elettrica.
Il responsabile dell’Asl locale riconobbe la problematicità e quindi, attraverso l’amministrazione del Comune di Mira, furono messi sotto osservazione i bambini che avevano frequentato l’asilo mediante visite pediatriche gratuite.
I risultati vennero poi inviati al sindaco, responsabile della salute dei cittadini. A tutt’oggi tutti i bambini stanno bene; solo di un caso non è stato possibile verificare l’andamento in seguito al trasferimento del bambino in altra nazione.
A Mira l’iniziativa è partita dai genitori, ma l’amministrazione comunale M5S ha seguito attentamente la vicenda e si è fatta promotrice dei controlli. Qualcosa di simile dovrebbe essere fatto a Monigo dall’amministrazione comunale di Treviso.
Una scuola gode di una vigilanza maggiore perché si tratta di un luogo di lavoro, sottoposto dunque a specifiche normative di tutela dei lavoratori. Ma nel caso si tratti di case private? Come può il cittadino che abita a poche centinaia di metri dall’asilo essere informato e tutelato? Come può il cittadino, senza informazione, attivarsi in modo adeguato?
Se è stata attuata una procedura di salvaguardia della salute pubblica attraverso la chiusura del Gesù Bambino, e se a Mira una scuola è stata equiparata ad un luogo di lavoro, a nostro parere non è stata applicata un’adeguata vigilanza sul territorio circostante al Gesù Bambino.
Nel caso specifico, riteniamo che sarebbe opportuno valutare se non sia possibile mettere in sicurezza la scuola, evitandone così la chiusura definitiva, che, come abbiamo visto, interrompe un servizio utile alla comunità. Riteniamo inoltre indispensabile che l’amministrazione comunale promuova un monitoraggio precauzionale nei confronti dei bambini che, almeno negli ultimi anni, hanno frequentato il Gesù Bambino.
Più in generale auspichiamo un’informazione adeguata e capillare delle zone di Treviso in cui è rilevabile la presenza di radon, al fine di tutelare i residenti in abitazioni a rischio e i frequentatori di edifici pubblici altrettanto a rischio.
Riportiamo di seguito il link per la richiesta della misurazione del gas radon:
Modulo per le richieste di misurazione del gas radon indoor
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/file-e-allegati/radon/4facsimile_Richiestaradon_TV_abitazioni.pdf
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/radiazioni-ionizzanti/radon/come-si-misura-1/procedure-per-le-misure
La materia è regolata dalle seguenti disposizioni di legge, D. lgs 230 del 17.03.1995 di cui alleghiamo i file: allegato 1 / allegato 2 / allegato 3
Ricordiamo che, con Decreto del Direttore della Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica n. 10 del 29.05.2015 e DGRV n. 749 del 14.05.2015, la Regione Veneto ha dato mandato ad ARPAV di gestire un progetto che prevede il monitoraggio annuale del gas radon in 1000 punti di edifici scolastici adibiti a materne e nidi – pubblici e privati – in diversi Comuni non ancora sottoposti a monitoraggio nelle province di Padova, Treviso, Verona e Vicenza.
Il progetto è un’estensione di iniziative analoghe condotte negli anni passati e si inserisce in un piano regionale più ampio che prevede di monitorare i nidi e le scuole materne di tutti i comuni del Veneto per stadi progressivi (http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/radiazioni-ionizzanti/radon/i-monitoraggi/indagine-nelle-scuole-anni-2010-2014)
La tabella riporta il numero di edifici scolastici monitorati per ciascun comune:
I numeri rilevati
Sono stati considerati per tutti gli edifici scolastici indagati i valori di concentrazione media annua misurati nei diversi locali. Successivamente è stato calcolato il valore medio delle medie annue per ciascuna scuola; dall’insieme di questi dati per comune sono stati ricavati il valore medio delle medie annue, il valore medio minimo delle medie annue, il valore medio massimo delle medie annue, riportati nella Tabella.
Campagna 2010-2014: dati di radon rilevati per comune
I dati in tabella si riferiscono ai valori di radon medi rilevati nell’edificio.
(*) il valore medio si riferisce a tutti gli edifici monitorati nel comune