Resoconto della settima tappa del tour dei quartieri dei GrilliTreviso.
Il Tour dei quartieri di Treviso dei GrilliTreviso – attivisti del MoVimento 5 Stelle sabato scorso ha fatto tappa (la settima) a Monigo; un quartiere di 3.500 anime innestato tra Feltrina e Castellana con grandi potenzialità ma anche qualche nube all’orizzonte.
Una considerazione di ordine generale: i residenti con cui abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchere ci hanno dipinto un quartiere con buone qualità residenziali, in cui la vita scorre tranquilla e con un buon livello di sicurezza, che però è alla ricerca di una maggiore identità locale. I residenti sono in genere contenti di abitare a Monigo; sentono però la necessità di qualche occasione in più di incontri per gli anziani, di punti di interesse e aggregazione per ragazzi, di momenti di integrazione sociale per stranieri, di iniziative di aggregazione per residenti. Insomma, quelle iniziative che trasformano un centro residenziale in una comunità.
Interessi fuori del quartiere. La vicinanza ad altri centri attrattivi e occupazionali tende a svuotare il quartiere dalle attività di aggregazione che sono alla base della formazione e del mantenimento di una comunità locale. La tendenza è quella di un quartiere in cui le persone si limitano a riposarsi dopo una settimana lavorativa spostando i propri interessi al di fuori del quartiere.
Aumento dei residenti stranieri. A Monigo sta inoltre aumentando, nella zona vicina alla strada Castellana, il numero di stranieri; interi condomini e zone abitate da famiglie cinesi, africane e dell’Europa dell’est. È necessario mettere in atto ogni iniziativa utile per evitare il fenomeno della “ghettizzazione” di quell’area del quartiere. Tutti i residenti di Monigo devono sentirsi parte della comunità.
Casi di marginalità sociale. A quanto pare aumentano anche i casi di marginalità sociale, dovuti all’attuale crisi. Un grosso sostegno da questo punto di vista giunge dalla parrocchia e dalle associazioni di volontariato, che intervengono in situazioni che le istituzioni non riescono a fronteggiare.
Abbiamo trovato interessante una proposta, semplice da attuare, che gli stessi residenti ci hanno espresso: quella dell’organizzazione di un mercatino infrasettimanale di generi alimentari. Non servono molte bancarelle e nemmeno molto spazio. Se tale iniziativa fosse ben promossa (informando anche chi vive in zona Castellana) rappresenterebbe un’occasione di incontro infrasettimanale per anziani, genitori, stranieri. Un modo semplice ed economico per “vedersi”, capire quali sono gli “umori” che ci sono nell’aria e, perché no, anche fare due chiacchere in leggerezza (che a volte è il metodo migliore con cui si lega una comunità).
Tra le iniziative più strutturate, quelle per cui serviranno più tempo e risorse, emerge sicuramente quella della costruzione di una scuola materna: un vero investimento per il futuro del quartiere e della comunità.
A queste considerazioni di ordine generale aggiungiamo le segnalazioni più particolari e specifiche dei residenti:
- pioppi nel piccolo parco di fianco alla Chiesa: alcuni residenti sostengono che tali alberi siano troppo alti e vecchi e potrebbero costituire un pericolo in caso di temporale e vento forte. Inoltre, in primavera emettono molti “pelucchi” che potrebbero mettere in crisi il vicino sistema di depurazione dell’acqua ostruendo la presa d’aria;
- numerosi casi di rifiuti abbandonati lungo le stradine che si addentrano nella prima campagna;
- rilevante traffico di mezzi agricoli e di moto rumorose in area residenziale;
- necessità di cordoli di rallentamento più efficaci in prossimità del ritrovo ricreativo parrocchiale. I ragazzi infatti vanno e vengono in bicicletta e motorino e gli attuali cordoli di rallentamento, oltre che essere rumorosi, non rallentano abbastanza il traffico;
- qualche criticità sul sistema di smaltimento delle acque piovane di via Imperatrice. Le foglie infatti, in occasione di temporali violenti, ostruiscono i tombini. Occorre cambiare la tipologia di tombini o prevedere dei canali di scorrimento verso bacini di raccolta;
- organizzazione del “controllo di vicinato”;
- il parco di Monigo richiederebbe una manutenzione e una pulizia maggiore;
- proposta di trasformare Via 33° Reggimento Artiglieria in un senso unico di marcia per migliorare la sicurezza;
- organizzare un mercatino semestrale di cose usate ma riutilizzabili.
Abbiamo rilevato anche la necessità di una corretta informazione ai residenti per quanto riguarda le problematiche delle emissioni del radon dal terreno. Si tratta di una questione di cui a Monigo si parla da decenni e, per tale motivo, sarebbe utile un’azione informativa corretta, tecnica, né allarmistica né superficiale, che migliori la consapevolezza dei residenti su tale tematica locale.
Ringraziamo il quartiere di Monigo e i suoi residenti per la partecipazione con la quale ci hanno accolto; il Tour dei quartieri si sta dimostrando sempre più utile per migliorare la nostra consapevolezza di tutte le realtà trevigiane.
comunicato stampa inviato a media e giornali il 18/04/2017
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