Era il febbraio 2017 quando il gruppo GrilliTreviso, in risposta all’invito rivolto da alcuni cittadini di Treviso ad interessarsi alla gestione e alla conduzione dell’ospedale Ca’ Foncello, ideava un questionario on line per poter raccogliere in modo adeguato le diverse segnalazioni di criticità ed effettuare un’analisi approfondita degli aspetti positivi e di quelli negativi.
La competenza della sanità è della Regione Veneto ma è pur sempre un servizio al cittadino del Comunale di Treviso e ci è parso coerente con la nostra missione intraprendere un approfondimento coinvolgendo i cittadini.
A fine giugno è stata conclusa una prima parte di rilevazione ed abbiamo ritenuto opportuno approfondire i primi risultati con il direttore generale dell’Ulss 2, dr. Benazzi. A tale scopo, il 6 luglio si è tenuto un incontro al quale hanno inoltre preso parte pure alcuni consiglieri regionali del M5S, il direttore dei distretti e il direttore ospedaliero presso la direzione dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Con l’occasione si è discusso anche delle problematiche riguardanti le liste d’attesa segnalate dagli utenti e, recentemente, dai giornali, della costruzione del nuovo polo ospedaliero, delle difficoltà emerse rispetto ad alcuni reparti.
Con l’occasione abbiamo inoltre presentato i primi rilevamenti forniti dal questionario messo a punto dal meetup di Treviso, al quale hanno risposto 107 persone. Si è trattato di un questionario assolutamente “aperto”; non ha seguito le rigide regole statistiche dell’individuazione e della selezione del campione ed è stato promosso tramite social network nel Comune di Treviso. I risultati sembrano comunque in linea con il sentiment comune e le evidenze della cronaca.
Risultati delle risposte vincolate:
Risultati delle “risposte libere”:
- Carenza di personale.
Molti intervistati hanno lamentato la carenza di personale sia medico che infermieristico. La percezione è pure che il personale sia stanco, probabilmente per i lunghi turni cui è costretto in considerazione del sottodimensionamento dell’organico.
- Tempi di attesa lunghi per visite e pronto soccorso.
Questa criticità, indicata da molti, è collegabile al punto 1: è ovvio che meno personale vi è più si allungano i tempi di attesa e minore è il tempo dedicabile al singolo paziente. Dà molto fastidio al contribuente/paziente trevigiano doversi rivolgere a medici privati per evitare lunghissime liste di attesa.
- Lontananza sedi diagnostica e visite.
Doversi recare a Motta di Livenza o a Oderzo crea molti disagi nei pazienti, soprattutto in quelli anziani e non autosufficienti.
Concludendo si può dire che, in generale, il giudizio dei trevigiani sull’ospedale Ca’ Foncello è sostanzialmente positivo per quanto riguarda competenza e pulizia.
Un campanello d’allarme invece richiama l’attenzione sul fattore “assistenza” che ha rilevato un 29% di giudizi negativi; il personale medico e infermieristico appare sotto organico con tutte le criticità che ne conseguono.
Un altro aspetto che infastidisce è quello di doversi recare a Motta o ad Oderzo per visite e diagnostica o di dover ricorrere a medici privati per evitare lunghe liste di attesa o lunghi trasferimenti. Il trevigiano medio, che per il sistema rappresenta un ottimo contribuente fiscale, pretende “tempi di risposta brevi” e soprattutto “locali”.
Un ultimo aspetto a cui porre attenzione è quello relativo ai “servizi” (prenotazioni, ritiro referti, diagnostica).
Focus su “Pronto soccorso e medicina d’urgenza”
Dal momento che un 25% delle risposte “vincolate” ha riguardato il reparto “pronto soccorso e medicina d’urgenza” ci pare giusto riportarne i risultati.
Durante l’incontro con il dr. Benazzi sono stati affrontate in particolare alcune tematiche emerse dal questionario.
I tempi lunghi delle liste d’attesa dipendono, secondo il Direttore, da due elementi: il cambio dell’appalto alla nuova cooperativa Antesis con call center a Vicenza e soprattutto un cambio delle tempistiche per le visite diagnostiche da parte della Regione Veneto, che sono passate da 90 a 60 giorni e da 120 a 90 giorni. Questo aspetto ha richiesto una implementazione gestionale da parte di tutte le figure professionali. Il direttore ci ha assicurato che, con la fine dell’anno, il sistema andrà a regime.
L’incontro, inoltre, ha trattato il tema di come verrà costruito il nuovo polo ospedaliero. La prima parte del progetto riguarderà il Suem e l’elisoccorso.
Altre problematiche relative all’affollamento di alcuni reparti quali ematologia e maxillo facciale saranno risolte nei prossimi mesi e l’Ulls sta provvedendo alla ristrutturazione senza che i pazienti se ne accorgano.
In occasione del colloquio è inoltre emerso che molte delle difficoltà sarebbero attenuate se ci fossero più professionisti. Tale problema infatti è a monte, ovvero il numero chiuso delle facoltà di Medicina che laureano meno dottori di quanti il territorio necessiterebbe. Quindi ci sentiamo di rivolgere un appello agli organi competenti affinché affrontino una volte per tutte questo tedioso problema noto ormai da anni. Anche gli stessi operatori oss sono in numero esiguo rispetto alle richieste.
Un altro tema emerso riguarda la necessità di maggiore informazioni da parte dei medici di base rispetto ai servizi svolti dall’Ulss, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti odontoiatrici. Dal mese di maggio, inoltre, esiste la possibilità, in caso di problematiche, di comunicare con il direttore attraverso la piattaforma “dillo al direttore”: https://www.ulss.tv.it/-/-dillo-al-direttore-dal-2-maggio-esteso-a-tutta-la-provincia.
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comunicato stampa inviato a media e giornali il 10/07/2017
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