Caro Tariffe Contarina … ma il servizio ??
A Treviso, in questi giorni, imperversano le polemiche relative al caro tariffe di Contarina. Bollette obiettivamente consistenti, che diventano sovente difficilmente accettabili quando i servizi non sono adeguati.
Ci risulta che non siano poche le segnalazioni di rifiuti abbandonati sul territorio comunale, in particolar modo nelle zone più lontane dal centro. Oggi prendiamo in considerazione il caso di Canizzano, in particolar modo l’area compresa fra l’uscita della tangenziale, il confine con Settecomuni e l’aeroporto militare. Tra i campi o nei cestini destinati ai piccoli rifiuti, ormai da molto tempo, si verifica l’abbandono di sacchetti del secco e di rifiuti ingombranti che andrebbero gettati al CARD.
Quel che più infastidisce è che spesso tali rifiuti non vengono tempestivamente raccolti, neppure dopo ripetuti solleciti a Contarina. Cosa spiacevole in sé, ma inaccettabile se si pensa alle salate bollette che vengono recapitate ai trevigiani.
Nelle foto che pubblichiamo è possibile vedere buste anonime e generiche, ma pure un sacchetto grigio con scritta rossa che, ci hanno detto al telefono gli operatori del call center di cui si avvale Contarina, è dotato di microchip: in tal caso, dovrebbe essere assai semplice risalire al responsabile, e dunque dovrebbe essere ancor più celere la rimozione del rifiuto per la conseguente individuazione del proprietario del sacchetto.
La presenza di simili rifiuti è stata segnalata telefonicamente a Contarina, tuttavia senza alcun risultato immediato! Solo a distanza di giorni (almeno una settimana) è infatti avvenuto il recupero dei rifiuti in questione. Certo, la colpa di un simile degrado è da imputare agli incivili che non gettano i rifiuti negli appositi bidoni, ma ci chiediamo se sia ammissibile che da parte di Contarina non ci sia una risposta in tempi davvero brevi alle richieste dei cittadini/utenti, che, lo ripetiamo, pagano tariffe salate.
Gli stessi operatori telefonici del call center di Contarina hanno affermato che in tutta Treviso gli ecosorveglianti sono soltanto quattro: se è davvero così, come si può pensare di monitorare in maniera adeguata l’intero territorio comunale? Come si può pensare di rispondere prontamente alle segnalazioni dei cittadini?
Come a Canizzano, in altre zone della città saltano agli occhi criticità, che di solito sono tanto maggiori quanto più ci si allontana dal centro. Tuttavia, anche nel cuore di Treviso non mancano esempi di situazioni poco piacevoli.
È il caso di Borgo Cavour, cuore culturale della città. Ogni giorno, all’uscita da scuola, decine di ragazzi si recano in pizzeria, consumano il cibo sui gradini della chiesa di S. Agnese e del museo Bailo, oppure sulle panchine davanti alla Biblioteca comunale, e poi gettano una quantità incredibile di scatole di pizza, lattine e bottigliette di plastica nei pochi cestini posizionati di fronte alla Biblioteca e alla chiesa. È vero, nel giro di poche ore questi rifiuti vengono normalmente rimossi e il problema principale, pure in questo caso, è senza dubbio la maleducazione, ma qualcosa si potrebbe fare per evitare che davanti a luoghi tanto importanti di Treviso si verifichino situazioni poco decorose: posizionare un maggior numero di cestini ci sembra solo la più banale delle soluzioni. Così banale che nessuno, evidentemente, ci ha mai pensato. Vietare il consumo di cibo e bevande sui gradini della chiesa e del museo? In un modo o nell’altro qualcosa va fatto. Subito.
PS. Tra i rifiuti abbandonati in via Salomoni abbiamo trovato anche uno scatolone con il simbolo dell’Unione Europea, destinato al trasporto di aiuti umanitari (nella fattispecie biscotti secchi). Come ha fatto a finire lì?
Articolo di
Domenico Losappio e Valerio Passeri – Gruppo di lavoro Cultura, turismo, spettacoli, politiche sociali del Meetup di Treviso.