Resoconto dell’undicesima tappa del tour dei quartieri dei GrilliTreviso – attivisti del M5S
L’undicesima tappa del nostro tour dei quartieri ha avuto per protagonista, sabato 20 maggio, San Paolo: un’area abitata da 4000 persone a nord-ovest di Treviso, caratterizzata da una consistente presenza di edilizia popolare, probabilmente la più alta concentrazione in tutta la città.
Si tratta di un quartiere in cui varie forme di marginalità sociale trovano una rilevante concentrazione e che meriterebbe quindi speciali attenzioni da parte dell’amministrazione comunale, in particolar modo per quel che riguarda le politiche sociali.
Prima di qualsiasi altra considerazione richiamiamo l’attenzione su una necessità impellente: trovare prima possibile un medico per il quartiere. L’ambulatorio che presidiava il quartiere fino a poco tempo fa è stato infatti chiuso dopo la scomparsa del medico.
Anziani soli e portatori di differenti disabilità rappresentano una cospicua percentuale degli abitanti del quartiere e spesso si trovano impossibilitati anche a percorrere quell’unico chilometro che li separa da San Liberale per andare dal medico; alcuni non possono prendere l’autobus in quanto rischierebbero di cadere e non sempre – e non tutti – possono contare sui servizi di accompagnamento.
Un quartiere con una consistente edilizia popolare come San Paolo necessita di attenzioni particolari perché ciò che non è un problema da altre parti, qui lo diventa.
Su questo punto i residenti dedicano una nota di merito al fruttivendolo e al gestore cinese del supermercato: entrambi si sono prestati più volte ad accompagnare anziani dal medico o a portar loro a casa la spesa. Questi due operatori sono diventati un punto di riferimento per il quartiere.
Secondo alcuni residenti, per una rivitalizzazione sociale di San Paolo il Comune dovrebbe studiare un bando specifico che portasse almeno una cinquantina di famiglie non in condizioni di marginalità a insediarsi negli alloggi Ater; famiglie in grado di dare risorse al quartiere in termini di legami sociali e progetti di genitorialità. Il quartiere non può accogliere altre situazioni critiche: è a rischio la coesione sociale e la permanenza di servizi (scuole materne ed elementari, operatori del commercio di vicinato).
Gli inquilini di alcune case Ater hanno evidenziato inoltre che il monitoraggio della gestione degli alloggi andrebbe migliorato. Vi sono casi di alloggi lasciati vuoti da persone che abitano altrove; inquilini che alloggiano senza titolo in appartamenti intestati ad altri; spese condominiali non pagate da persone che invece avrebbero il reddito e il tenore di vita per farlo; alloggi sfitti per la lungaggine delle assegnazioni o per condizioni di inabilità.
È anche un peccato che sia stato bocciato dalla Regione un piano di 6 milioni di euro per la riqualificazione energetica degli edifici Ater che avrebbe portato a consistenti risparmi energetici ed economici; su questo ci riserviamo di fare un approfondimento.
Altri cenni sono stati fatti dai residenti di San Paolo alle seguenti questioni:
- necessità di armonizzazione e riqualificazione della zona centrale del quartiere compresa fra via Grecia e via Germania. Si tratta di riconsiderare gli spazi e gli edifici in modo che vengano eliminate alcune barriere fisiche e visive: ridefinizione della recinzione delle alberature fra via Inghilterra e l’area delle opere parrocchiali; realizzazione di un “corridoio verde” con fiori e piante tra il parco di viale Francia e l’area orti; risistemazione dei parcheggi in tutta l’area di viale Francia; revisione complessiva della viabilità e sua armonizzazione con gli altri punti sopra citati;
- collegamento ciclopedonale all’ipermercato. Sulla statale Feltrina vi è l’ipermercato più frequentato dai cittadini di San Paolo. Con un piccolo intervento e sfruttando l’esistente viabilità interna è possibile realizzare un collegamento all’ipermercato evitando di passare per la Feltrina;
- linea elettrica da interrare. Alcuni residenti ci hanno fatto notare che sarebbe opportuno interrare la linea elettrica che passa sopra al campo da calcio di San Paolo e alle abitazioni vicine. Non capiscono come mai non sia stato interrato come a monte e a valle del campo da calcio;
- manutenzione parchi e verde da migliorare. Alcuni alberi del parco del quartiere presentano rami cedevoli di grosse dimensioni che potrebbero rivelarsi pericolosi. Sarebbe opportuno anche mettere qualche cestino in più;
- allagamento anfiteatro. Si sono registrati casi di allagamento, a seguito di temporali, dovuti a tombini e canali di scolo ostruiti, che continuano ad ostruirsi facilmente;
- un po’ più di controllo. Ai residenti farebbe inoltre piacere veder passare più spesso polizia e vigili in azioni di monitoraggio del quartiere e per dare un segnale di presenza istituzionale.
San Paolo non è tuttavia soltanto sinonimo di problemi! È anche “comunità” e vi sono margini per un posizionamento migliore nell’ambito della qualità di vita.
Il quartiere ha dei bellissimi orti comuni. Qui circa 40 famiglie (quasi 100 persone!!), di varie fascie d’età, lavorano il proprio pezzo di terra. La sensazione è molto positiva. Parlando con un paio di loro siamo venuti a sapere che hanno dovuto lavorare molto per riportare alla coltivabilità un terreno che in un tempo andato ospitava le casette per le “ragazze madri”. Ora questi orti sono anche luogo di incontro ricreativo, in cui si organizzano feste, pranzi in società, momenti ludici (freccette, bocce, ecc.).
Un rappresentante dell’“Associazione Quartiere San Paolo” ci ha illustrato la bella iniziativa – portata avanti dalla stessa associazione – relativa all’apertura di uno spazio espositivo di arte contemporanea, lì dove prima c’era il panificio di quartiere. Da tempo questa associazione si spende per dare dignità ad un quartiere che le istituzioni locali sembrano dimenticare, se non addirittura “sopportare a malavoglia”.
Vanno infine ricordate la vicinanza a tre scuole superiori e quella al rugby e a due polisportive di assoluto valore. Insomma gli ingredienti per un balzo di qualità ci sono, le persone disposte a lavorarci anche: basta un po’ di appoggio e un po’ di ascolto da parte delle istituzioni.
Ringraziamo San Paolo per l’accoglienza e le segnalazioni. Il nostro tour dei quartieri si sta rivelando sempre più utile per entrare nel vivo della vita della città di Treviso.
P.S. Ci vediamo alla prossima tappa del #quartieritour sabato 27 maggio a San Liberale dalle 9:00 alle 12:00 vicino piazza Unità d’Italia
articolo curato dagli attivisti: Michele Schiavinato, Olimpio Zanchetta, Maurizio Mestriner
comunicato stampa inviato a media e giornali il 24/05/2017
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