Quando la sicurezza stradale non è una priorità per il PD
monta il malumore dei residenti di via San Pelajo.
Le foto che pubblichiamo qui riproducono i cartelli recentemente affissi da alcuni cittadini lungo la strada, che testimoniano una situazione ormai intollerabile e che noi stessi abbiamo avuto modo di denunciare più volte in passato, facendoci portavoce degli abitanti del quartiere.
In particolar modo, dopo il nostro banchetto dello scorso 10 giugno, quattordicesima tappa del nostro tour dei quartieri, ci facemmo portavoce delle moltissime persone che si avvicinarono al nostro banchetto in via San Pelajo per lamentarsi del fatto che in quel luogo il traffico ordinario e pesante mette a rischio di continuo l’incolumità di ciclisti e pedoni.
Come spesso accade, i lavori vengono fatti a metà, denotando in tal modo la mancanza di visione di insieme in chi tali lavori dovrebbe portare a termine. I cittadini si ritrovano a fare lo slalom a causa di una ciclabile che inizia e si interrompe dopo poche centinaia di metri: a cosa servono i lavori fatti in questo modo?
Come evidenziammo nel citato nostro articolo, per questo quartiere servirebbe un intervento serio di messa in sicurezza completa: un’esigenza evidente anche per molti altri lavori avviati in città.
Treviso non ha bisogno dell’ennesima piazza, pagata fior di quattrini dei cittadini e utilizzata per passeggiare ogni tanto, ma di interventi efficaci e lungimiranti, che facciano sentire le persone tranquille e libere di muoversi (possibilmente in bicicletta) nel proprio quartiere, senza la paura di essere investite da un’auto o un camion.
Strano, vero?
⭐⭐⭐⭐⭐
comunicato stampa inviato ai media il 14/12/2017
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