La diciottesima tappa del tour dei GrilliTreviso, sabato 8 luglio ha toccato Sant’Antonino, il quartiere più piccolo di Treviso che conta 2185 residenti ed è tagliato in due dalla famosa “Jesolana”, la strada che porta verso il mare.
Sant’Antonino è senz’altro un quartiere tranquillo, ma parlando con i residenti che si sono presentati al nostro banchetto informativo, sono emerse delle preoccupazioni sul tema della viabilità, e in particolare su via Pasteur e sull’incrocio tra via Pasteur e via Sant’Antonino.
Il primo aspetto riguarda la sicurezza di via Pasteur, la via che collega la rotonda dell’ospedale con Sant’Antino e la Jesolana; si tratta di una via ad elevato scorrimento sia di auto che di mezzi pesanti. I residenti lamentano il fatto che le auto sfreccino spesso ben oltre il limite di velocità consentito, creando situazioni di pericolo e diversi incidenti; la via inoltre, sarebbe per la maggior parte priva di una pista ciclopedonale, per cui bici e pedoni sono “a filo” delle auto. Si tratterebbe di compiere un’opera di messa in sicurezza stradale, e il primo intervento auspicabile, sarebbe quello di adottare una soluzione tecnica per limitare la velocità dei veicoli.
Il secondo aspetto riguarda l’intasamento negli orari di punta dell’incrocio tra via Pasteur e via Sant’Antonino. A dire il vero, è una criticità rilevata anche in altri quartieri della città, in quanto all’epoca, il sistema della viabilità a Treviso, non è stato progettato in maniera idonea a smaltire i flussi di traffico odierni. Tuttavia, a Sant’Antonino, ci sono due elementi in più che destano preoccupazione: la costruzione del nuovo ospedale e la riproposizione del progetto “Terraglio Est” che dovrebbe collegare Dosson alla rotonda dell’ospedale. La combinazione di queste due opere preoccupa non poco i residenti, in quanto temono delle ricadute negative sul traffico che si svilupperebbe attraverso il sistema viabilistico del quartiere, già messo a dura prova. A tal proposito, siamo stati informati che il “Comitato Sant’Antonino” ha organizzato una riunione con raccolta firme per il giorno 14 luglio p.v. presso la scuola Luigi Carrer.
Altre istanze sollevate hanno riguardato:
- Problematiche di integrazione sociale con migranti in situazioni di marginalità: vagabondaggio e accattonaggio davanti a esercizi commerciali;
- Trattamento antizanzare e deratizzazione lungo Sile: i residenti ci dicono che le trappole esistenti non vengono alimentate o non viene fatta la necessaria manutenzione, e anche il trattamento antizanzare non ha prodotto effetti. Sono già state fatte le dovute segnalazioni all’Ente Parco del Sile;
Stato di abbandono dell’ex caserma dei pompieri: trovandosi sulla via principale dà anche una sensazione di degrado e di incuria del quartiere.
Ringraziamo il quartiere di Sant’Antonino e i suoi abitanti per la partecipazione con la quale ci hanno accolto; il tour nelle varie zone della città, si sta dimostrando sempre più utile per migliorare la nostra consapevolezza di tutte le realtà trevigiane.
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articolo curato dagli attivisti: Michele Schiavinato
comunicato stampa inviato a media e giornali il 11/07/2017
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