Nuovo allagamento al sottopasso, nonostante i lavori già effettuati dall’amministrazione comunale
Ci risiamo. Martedì scorso l’ormai – tristemente – arcinoto sottopasso di via Sarpi ha subito l’ennesimo allagamento, con conseguenti chiusura al traffico e formazione di code di auto.
Il Comune sta spendendo una cifra assai ingente (700.000 euro) per cercare di ovviare al problema, ma, a tutt’oggi, i risultati latitano, nonostante i lavori siano in stato avanzato. E noi ci chiediamo come sia possibile.
L’infrastruttura è nata sotto una cattiva stella, dato che fu consapevolmente costruita nel bel mezzo di una falda acquifera. La soluzione individuata dall’attuale ammnistrazione è rappresentata da un progetto composito, costituito dall’aumento e dal miglioramento dello scolo delle acque piovane, nonché dall’isolamento del sottopasso dalle infiltrazioni provenienti dalla falda freatica sulla quale insiste.
Nella speranza che il sottopasso di via Sarpi cessi di somigliare ad un pozzo di San Patrizio – che, tra i lavori in corso e gli interventi eseguiti dalla sua costruzione ad oggi, ha già divorato un ammontare economico tale da consentire buona parte della realizzazione di un altro sottopasso tanto atteso dai cittadini, quello in via Cacciatori del Sile – chiediamo all’attuale Giunta Comunale:
1 – È in grado di garantire ai cittadini che i costosi lavori in corso elimineranno, una volta terminati, gli allagamenti del sottopasso?
2 – Perché, anche questa volta, la cittadinanza non è stata preavvisata con apposita segnaletica della chiusura al traffico nel tratto in questione, in modo da consentire agli automobilisti di organizzarsi diversamente negli spostamenti?
Nel sito del Comune di Treviso, nel tentativo di spiegare le ragioni del nuovo allagamento, è stato annunciato che entro i prossimi 15 giorni è prevista una nuova serie di lavori che comporteranno altri disagi alla viabilità, «anche se sicuramente al di fuori degli orari di punta mattutini e serali».
Il nostro auspicio è che se nuovi disagi ci dovranno essere, questi siano compensati da un definitivo e rapido beneficio per la collettività.
La cittadinanza attende esaustive risposte, nella speranza che questo allagamento sia veramente l’ultimo di una lunga – troppo lunga – serie.