Piste ciclabili di Viale Vittorio Veneto e Viale Monte Grappa, rispettivamente amministrazione Gentilini e amministrazione Manildo: stessi errori!
Siamo sicuri che siano a norma per la sicurezza di pedoni e ciclisti? Siamo sicuri che le fermate degli autobus che incrociano le piste siano a norma per la sicurezza?
Tra i problemi, infatti, vi sarebbe l’incompatibilità fra la normativa che disciplina le fermate degli autobus e l’attuale livello di sicurezza delle piste ciclabili.
Cominciamo con la pista di Viale Vittorio Veneto dell’amministrazione Gentilini. Già all’epoca molti si chiesero quale fosse l’utilità di costruire una pista ciclabile parallela ad altre due andando per giunta a restringere la strada principale; forse era meglio utilizzare quello spazio per una corsia preferenziale per mezzi pubblici. Ma questa è ormai polemica passata; ora segnaliamo altri elementi critici: le fermate degli autobus.
La normativa non entra nei dettagli sulle modalità da adottare per la gestione della sicurezza delle fermate in corrispondenza delle piste ciclabili, tuttavia richiede di mettere in atto le misure per regolamentare la compresenza delle diverse componenti in conflitto (pedoni, bici e utenti bus)[1].
[1] L’art. 3.5.2 delle “Istruzioni Tecniche per la progettazione delle ciclabili”, del Ministero dei Trasporti, versione 17/04/2014, elaborate ai sensi del DM 557/99, così recita: “La presenza di una fermata bus in adiacenza ad una pista ciclabile, in sede propria o in corsia riservata, richiede la realizzazione di un adeguato spazio di attesa per i passeggeri e per i movimenti di salita e discesa senza interferenza con i flussi ciclabili. Possono essere adottate diverse soluzioni in relazione alla geometria della sede stradale ed alla tipologia di pista. Nel caso di fermata bus adiacente al marciapiede […] la pista ciclabile in corsia riservata contigua al marciapiede, deve essere interrotta. Nel caso di fermata bus provvista di isola salvagente per i passeggeri, di larghezza minima di 1,00 m ed adeguatamente protetta con parapedonali, […] nella pista ciclabile, in sede propria o in corsia riservata, in corrispondenza deve essere tracciato il relativo attraversamento pedonale e, come specificato nel par. 3.2.6, la pista mantiene la sua continuità…”
Alcuni requisiti fondamentali che caratterizzano la fermata dell’autobus mancano nelle fermate in corrispondenza della pista ciclabile in Viale Vittorio Veneto. Li andiamo ad elencare:
- manca la piazzola di attesa (l’area dedicata all’attesa degli utenti con panchina e pensilina). In questo caso l’utente si ritrova ad aspettare l’autobus in mezzo alla pista ciclabile; oltre che scomodo potrebbe anche essere pericoloso per ciclisti e pedoni;
- non vi è l’illuminazione specifica dedicata alla fermata;
- manca la piazzola e la segnaletica per utenti disabili;
- si rileva inoltre la carenza di segnaletica verticale e orizzontale per la sicurezza di pedoni e ciclisti (vedi foto); nel momento infatti in cui l’utente si appresta a salire in autobus potrebbe essere investito da un ciclista. In carenza di tale segnaletica pare infatti sia il ciclista ad avere la precedenza sul pedone; la responsabilità civile – ed il relativo risarcimento – di eventuali danni da investimento di chi sarebbe quindi? Del ciclista? Del pedone? Del Comune che non ha provveduto ad opportuna segnaletica?
Un intervento di adeguamento dovrebbe prevedere l’allestimento di un’area di attesa per i pedoni (nuova piattaforma sul fosso oppure arretramento della fermata), l’eventuale innalzamento della quota di banchina per agevolare l’incarrozzamento, l’adozione di adeguata segnaletica per rimarcare ai ciclisti la presenza dei pedoni (ad esempio con trattamento superficiale con resina colorata) chiarendo le regole di precedenza (zebre pedonali ed eventuali triangoli rafforzativi).
Tutte queste osservazioni potrebbero anche sembrare esagerate ma evidenziamo che tali fermate si trovano in corrispondenza dell’ospedale San Camillo frequentato da disabili, anziani e persone che non si trovano in stati emotivi e di attenzione normali. Servirebbe un’attenzione maggiore sulla sicurezza.
Fin qui abbiamo parlato di un progetto nato sotto l’amministrazione Gentilini, che all’epoca fu fortemente criticata dal PD. E allora uno pensa “l’amministrazione PD saprà fare meglio!” Invece no! Una volta prese in mano le redini della città, l’amministrazione Manildo sulla pista ciclabile di Viale Monte Grappa fa gli stessi errori, pur sbagliando con più classe!
Anche nel caso di Viale Monte Grappa già esistevano due ciclabili/pedonali parallele che potevano essere migliorate. Si è invece preferito creare una nuova pista, andando a restringere la strada principale e precludendo, in ral modo, la possibilità di costruire una corsia preferenziale per i mezzi pubblici. La piazzola di attesa è ostacolata dalla pista ciclabile e non ha un’illuminazione dedicata. Anche in questo caso siamo in carenza di segnaletica orizzontale che dia la precedenza ai pedoni sui ciclisti in corrispondenza della fermata dell’autobus, con le relative questioni di responsabilità civile in caso di investimento. Anche in questo caso mancano la piazzola, la segnaletica dedicata per i disabili e la segnaletica sulle regole di precedenza ai pedoni. Inoltre, la foto evidenzia l’ambiguità sia della segnaletica orizzontale (zebratura inclinata tipo isola di traffico) che della verticale: il segnale verticale di inizio tratto promiscuo ciclopedonale è in contrasto con i simboli a terra. Anche in questo caso si tratta di fermate critiche ad alto scorrimento di ciclisti e pedoni (vicinanza Tribunale, scuole, centro storico, Cittadella delle Istituzioni, palestre).
La presenza di piste ciclabili su tutto il territorio comunale è una delle nostre stelle e saremo sempre favorevoli alla loro realizzazione e diffusione. Ma proprio perché il tema ci sta così a cuore, pretendiamo che le piste siano realizzate come si deve, garantendo la massima sicurezza ai ciclisti e ai pedoni.
articolo curato dagli attivisti: Giuliano Guidotto e Michele Schiavinato
comunicato stampa inviato a media e giornali il 06/09/2017
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