Che settimana memorabile per la giunta Conte: iniziata male con la modifica-che-non-modifica-niente del Regolamento di Polizia (che ha fatto perdere, in Commissione e in Consiglio, tempo prezioso che si sarebbe potuto destinare a questioni davvero urgenti) e terminata peggio ieri con l’incredibile recesso dalla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e di genere.
Ci ricorda i tempi tristi e bui – che si sperava fossero ormai superati – di Gentilini.
Un’altra promessa elettorale di Mario Conte viene tradita: era lui che solo pochi mesi fa, in campagna elettorale, parlava a spron battuto di “città inclusiva”, era lui che dichiarava di voler essere «il sindaco di tutti» (https://www.google.it/url…).
Sarebbe questo il modo di essere inclusivi? Recedere da una rete anti discriminazioni?!? Quella di Mario Conte, purtroppo, si rivela ormai troppo spesso la Giunta del fare: le cose inutili e/o sbagliate.
Di provvedimenti seri per cercare di affrontare i veri guai della città neppure l’ombra. Ci si inventa problemi dove non ce ne sono per spostare l’attenzione ed evitare di parlare dei veri, grossi, problemi di Treviso, che riguardano l’ambiente, la mobilità, il sociale.
Che tristezza.