Scelte discutibili fra disagi, mancanza di fondi, abbondanza di annunci e assenza di progetti
Per tutta l’estate il meetup di Treviso del MoVimento 5 Stelle ha protestato contro la decisione dell’amministrazione comunale di sottrarre spazi alla biblioteca storica di Borgo Cavour e di fornire (a discapito della biblioteca storica) spazi alla Brat del tutto inadeguati a un’utenza rappresentata da bambini. Abbiamo scritto articoli, girato video, avanzato proposte e, insieme a molti cittadini, abbiamo manifestato in strada e raccolto firme : niente da fare, l’assessore Franchin e il sindaco Manildo, adducendo motivazioni poco significative (il numero di prestiti annuali di libri della Brat), non hanno voluto ascoltare le nostre richieste. Hanno invece ascoltato soltanto quelle dei genitori. Forse perché costituiscono un elettorato molto più numeroso rispetto a quello rappresentato dagli utenti della biblioteca storica?
Franchin e Manildo hanno cercato di ʻtenerci buoniʼ con false promesse e rassicurazioni alle quali abbiamo dato poco credito: a ragione, a conti fatti! Franchin andava ripetendo che «nulla è stato ancora deciso» e che «si tratta di una soluzione temporanea», arrivando anche, di fronte alle proteste rispetto alla mancanza di partecipazione, a esprimere una memorabile parabola automobilistica: «Quando tu vai in concessionaria non ti sei messo a scegliere la Panda quando l’hanno costruita: se ti va bene ti va bene, se non ti va bene …» (cit. letterale). Vale a dire: così abbiamo deciso di fare e così si fa! Alla faccia della tanto sbandierata partecipazione! Manildo, dal canto suo, il giorno in cui abbiamo consegnato le firme in Comune ci aveva chiesto di essere collaborativi e di non fare polemiche, perché loro un progetto già ce l’avevano e entro settembre sarebbe stato presentato alla città.
In effetti, a settembre la giunta ha annunciato l’idea di trasferire la Brat a Palazzo Rinaldi: non era ben chiaro in che modo, ma pareva di capire che l’obiettivo fosse quello di far convivere ufficio anagrafe e biblioteca dei ragazzi, secondo alcune voci sfruttando, tramite soppalchi, l’altezza dei locali (!). Annuncio puntualmente finito sui giornali, a cui tuttavia nulla più ha fatto seguito .
Passa il tempo e per gli utenti della biblioteca storica di Borgo Cavour sono mesi difficili: stretti come sardine in una sala (che, in teoria, dovrebbe essere riservata esclusivamente alla consultazione del materiale raro e di pregio), la sala Ateneo, che può contenere al massimo 16 persone (in realtà di meno) e che rimane aperta meno tempo rispetto al resto della biblioteca (quest’ultima apre alle 9, la sala riservata alle 9.30; il venerdì, addirittura, la biblioteca chiude alle 18, mentre la sala riservata alle 17)! Solo quando non ci sono scolaresche in visita è concesso agli utenti di usufruire anche di un’altra sala.
Studiosi, ricercatori e studenti che durante le sessioni d’esame non riescono a trovare un posto libero alla sempre affollata Zanzotto, vengono respinti dalla biblioteca di Borgo Cavour, oppure, nella migliore delle ipotesi, a loro disposizione vengono messi alcuni tavoli in mezzo al salone centrale, tra il chiacchiericcio di chi passa e di chi fa ricerche tra gli scaffali. Tavoli che al massimo garantiscono la presenza di quattro persone e solo per la consultazione di materiale della biblioteca, non per lo studio di testi propri. Questo è ciò che si è verificato nell’ultima settimana, perché la sala Ateneo, è stata spesso chiusa tra venerdì 4 e venerdì 11 dicembre: per la precisione il 4 mattina, lunedì 7 tutto il giorno, l’8 per festività, mercoledì 9 mattina, giovedì 10 pomeriggio
Va bene, si soffre, ma chissà il progetto dell’amministrazione comunale quanti vantaggi ci porterà fra poco! E invece no. Mercoledì 9 dicembre, in commissione consiliare, presentando il piano dei lavori pubblici 2016/2018 (approvato mercoledì scorso in consiglio comunale), l’assessore Michielan ha candidamente dichiarato che un progetto per la Brat non c’è! Che la giunta sta valutando la fattibilità dell’idea annunciata a settembre (il trasferimento a Palazzo Rinaldi), ma al momento non c’è nulla di più.
Tuttavia, il Comune ha stanziato per il 2016 200 mila euro per la Brat. Benissimo, ma per fare cosa, visto che un progetto, per stessa ammissione dell’assessore, non c’è? 200 mila euro possono essere tanti e possono essere pochi, tutto dipende da cosa si voglia fare con quel denaro. Cosa vuole fare il Comune? Intende valorizzare finalmente la biblioteca e il suo patrimonio? E quali sono i tempi certi? Ormai da mesi la situazione degli utenti della biblioteca storica è insostenibile! Le domande sono le stesse di quest’estate, le certezze, purtroppo, anche…
Passando ad altro argomento, il citato e approvato piano dei lavori pubblici 2016/2018 prevede una spesa di 420 mila euro per il quadrante di Santa Maria dei Battuti, cui dovrà essere aggiunto molto altro denaro per completare l’opera. La domanda sorge spontanea: è logico – tanto più in un periodo di vacche magre come quello attuale – che si investano così tanti soldi in un lavoro che non è affatto prioritario?