Mobilità e Trasporto Pubblico a Treviso vivono di proclami
Usano parole come “cittadini”, “bus navetta”, “parcheggi scambiatori”, “mobilità” provano a copiare le nostre proposte, ma, a quanto pare, i risultati sono piuttosto discutibili e, come al solito, a farne le spese sono i trevigiani. L’attuale amministrazione comunale e MOM vivono di proclami più che di sostanza e le iniziative poste in campo per la mobiltià sono sovente di poca utilità per l’utenza. Prova ne è il recente ‘lancio’ del bus elettrico, mezzo che, nei primi giorni di servizio navetta, ha trasportato mediamente meno di un passeggero a corsa (http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2016/04/05/news/il-bus-navetta-gratuito-viaggia-vuoto-1.13244165)!
Uno solo di questi mezzi non risolve il problema navette a Treviso, tanto più se si considera la sua autonomia molto 1imitata, legata al peso trasportato e alla conformazione dei tratti stradali percorsi. E il discorso non cambia anche in relazione al servizio svolto nei giorni infrasettimanali, durante i quali il bus elettrico viaggia sulla linea 7. Per fornire un servizio adeguato servirebbero almeno tre bus elettrici da alternare in una giornata lavorativa sulla stessa tratta, ma i costi ricadrebbero sulla comunità e, comunque, il servizio non soddisferebbe le esigenze dei cittadini. Meglio quindi rimanere sul metano, anche in considerazione del fatto che l’impianto di rifornimento di via Polveriera – realizzato e pagato dal Comune di Treviso per l’allora Actt –, è piuttosto nuovo (nemmeno 10 anni) ed è costato non pochi soldi pubblici.
Forse si sarebbe potuto pensare a un percorso diverso per il bus navetta elettrico, che collegasse, ad esempio, un parcheggio gratuito (come quello del mercato ortofrutticolo) al centro cittadino. La tratta attuale (http://www.mobilitadimarca.it/navetta-parcheggi), infatti, si è rivelata del tutto inadeguata, come testimonia lo scarsissimo numero di passeggeri.
Noi lo diciamo da anni: per la mobilità e i trasporti ci vuole un programma a lungo termine ben preciso e definito. Le linee dei bus sono vecchie, antiquate, e vanno riviste (https://www.movimento5stelletreviso.it/investimenti-in-infrastrutture-a-quando/).
È necessario che siano previste corsie preferenziali, anche in centro. Fatto ciò, sarà possibile (anzi, indispensabile), pensare a una vera pedonalizzazione. In centro bisogna eliminare tutti i bus di grandi dimensioni, che distruggono col loro peso il pavé: un danno che, non solo ha dei costi enormi, ma che solletica le peggiori idee nell’attuale amministrazione cittadina, come quella di cementificare il tratto stradale di ponte San Martino. Una soluzione che non solo stravolge l’aspetto e la storia del centro (http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/07/27/news/la-soprintendenza-boccia-l-asfalto-al-posto-del-porfido-1.11842498), ma che rappresenta pure un pericolosissimo precedente (http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/07/22/news/traffico-attenzione-a-treviso-ponte-s-martino-chiuso-1.11817880).
Via dunque tutti i bus di grandi dimensioni che attualmente circolano dentro le mura, quel che serve sono bus navetta piccoli, a metano, che colleghino TUTTI i parcheggi scambiatori con TUTTE le piazze e le vie intra moenia, con deroga solamente per il servizio scolastico.
Nei depositi di MOM, di proprietà del Comune di Treviso, attualmente stazionano alcuni bus nuovi, ancora in leasing (siamo in attesa del bilancio 2015 che MOM dovrebbe pubblicare nel proprio sito ufficiale per poter capire la fase di ammortamento. Qui l’ultimo bilancio disponibile online, relativo al 2014: http://www.mobilitadimarca.it/ajaxfilemanager/uploaded/AMM_TRASPARENTE/BILANCI/2014/MOM_bilancio2014.pdf), inutilizzati da settembre 2015 a causa della perdita dell’appalto per il trasporto scolastico (http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/09/06/news/appalto-per-gli-scuolabus-mom-perde-il-servizio-1.12051273). Perché non venderli e investire il denaro ricavato nell’acquisto di piccoli mezzi a metano, le cui dimensioni ne farebbero dei perfetti bus navetta in grado di circolare agevolmente dentro le mura?
Se poi si rendesse tale servizio gratuito, verosimilmente i cittadini inizierebbero a lasciare le loro auto negli appositi parcheggi scambiatori per raggiungere il centro. Meno auto, più pedoni, più piste ciclabili in centro uguale più tempo per fare spese nei negozi! A piedi si guarda e si spende, in auto si guarda e si passa.
L’articolo è stato scritto da
Giuliano Guidotto – Gruppo di lavoro Urbanistica, edilizia, mobilità del Meetup di Treviso.
Domenico Losappio – Gruppo di lavoro Cultura, turismo, spettacoli, politiche sociali del Meetup di Treviso.